Bournemouth, l'orgoglio di Vina dopo la Roma: "Ovunque sono andato ho vinto qualcosa"

BOURNEMOUTH (Regno Unito) – Dopo aver lasciato la Roma nel mercato di gennaio, Matias Vina riparte dal Bournemouth, in Premier League, dove ha già debuttato sabato scorso nel match perso 1-0 con il Brighton: “Non ho ancora una macchina o una casa qui, quindi sono solo in un hotel“, dice sorridendo il terzino uruguaiano a Sky Sport inglese. “Mi hanno accolto molto bene  – le parole dell’ex romanista – c’è un’atmosfera molto piacevole e sono in una bella città. Sento di essermi adattato rapidamente al gruppo“.

L’orgoglio di Vina

Da adolescente in Uruguay, Vina ha fatto parte della nazionale Under 20 che ha vinto la Copa Sudamericana nel 2017. Ha poi conquistato altri trofei a livello giovanile nel Nacional, quindi ha alzato la Coppa Libertadores nello storico triplete del Palmeiras nel 2020 prima di vincere la Conference League con la Roma la scorsa stagione: “È vero, ovunque ho giocato, ho vinto qualcosa“, dice Vina con orgoglio.

I consigli di Bentancur e Suarez

Il 25enne uruguaiano è entusiasta della sua nuova avventura in Premier League: “Secondo me questo è il miglior campionato del mondo“. Vina ha chiesto consiglio a Rodrigo Bentancur del Tottenham, suo compagno nell’Under 20 dell’Uruguay, e ha parlato anche con l’ex attaccante del Liverpool Luis Suarez, altro collega di nazionale: “Luis mi ha detto che ovviamente devo adattarmi, in termini di lingua e di intensità del campionato, ma che, una volta che mi sarò adattato, è il meglio che c’è, che è un campionato bellissimo e mi divertirò molto“. L’ex esterno della Roma ha fiducia nel suo Bournemouth, nonostante la penultima posizione in Premier League dopo 21 giornate: “La verità è che le partite sono molto equilibrate qui. Negli altri campionati in cui ho giocato, le squadre non sono così simili. La posizione in classifica generalmente definisce già il risultato dei match. Da quello che ho visto, la nostra squadra sembra molto buona. Sono rimasto sorpreso“. Secondo Vina, l’intensità della Premier League supera quella della Serie A: “Qui c’è più forza fisica – dice – anche in allenamento lo sento davvero. In Italia le partite sono un po’ più tattiche. A volte sono equilibrate, ma non come qui, dove in ogni partita ci sono continui ribaltamenti di fronte. È tutto molto più intenso.”

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